SIC 8 - ALTA VAL DI SCALVE (SICIT2060004) |
Il SIC interessa un'area molto vasta, corrispondente all'alta Valle di Scalve, prevalentemente al di sopra del limite della vegetazione forestale e caratterizzata da ampia escursione altimetrica complessiva. La superficie totale è di 7.067,21 ettari. Nell'area si rinvengono numerose tipologie ambientali, differenziate principalmente in funzione del gradiente altitudinale. La litologia induce un'ulteriore diversificazione nell'eco-mosaico, con conseguente incremento della biodiversità. Il contesto paesaggistico, di assoluta rilevanza e contraddistinto da un grado di antropizzazione relativamente ridotto, contribuisce a fare di quest'area una delle più interessanti in assoluto della montagna bergamasca. Le tipologie di habitat che è possibile incontrare spostandosi dal fondovalle verso le cime più elevate sono le seguenti: • boschi di faggio nel piano montano; • boschi ad acero, tiglio e frassino negli impluvi e negli ambienti di forra del piano montano; • boschi a dominanza di abete rosso, spesso misto a faggio e/o a larice; • boschi radi a larice, che sostituiscono la pecceta a quote superiori; • arbusteti a pino mugo e rododendro (Rhododendron hirsutum), in corrispondenza di affioramenti calcarei (pendici detritiche del Cimone della Bagozza); • alnete a ontano verde sui versanti più umidi e negli impluvi del piano subalpino; • arbusteti con rododendri e mirtilli sui pendii più asciutti e meglio esposti del piano subalpino; • praterie da fieno, tipiche del piano montano e derivanti da rimozione dell'originaria copertura boschiva; • praterie calcofile con Carex firma e Sesleria varia soprattutto nel versante meridionale, dove prevalgono le rocce di natura carbonatica; • praterie acidofile a dominanza di Festuca varia, con la tipica struttura "a gradoni", sui versanti settentrionali della valle (Valle di Venano, Valle di Vene-rocolino); • pascoli a Nardus strida, dove è ancora elevato in estate il carico bovino; • vegetazione torbigena in corrispondenza di piccoli bacini lacustri, anche a carattere stagionale; • ghiaioni e macereti, sia su calcare che su silice, presenti alla base delle pareti rocciose che caratterizzano i rilievi alle quote più elevate; • rupi e pareti rocciose. Lo stato complessivo di conservazione degli habitat è buono o eccellente, soprattutto per quanto riguarda le tipologie a struttura arbusti va e/o erbacea, normalmente situate a quote più elevate e meno soggette a disturbo. |
ITINERARI PROPOSTI ALLA SCOPERTA DEL SIC
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23. Il giro degli alpeggi, verso il monte Sasna 24. La Corna Busa 25. La Valle del Venerocolino e il Passo del Venerocolo |